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Truffe online come difendersi

Acquisti Online? Occhio alla Truffa!

Carmine Milo No Comments

Effettuare acquisti on line è divenuta, ormai, prassi ricorrente, così come ricorrenti sono, però, gli episodi di truffe su internet.

Le molteplici tecniche truffaldine escogitate nel corso degli anni— si pensi all’indicazione di partite IVA false, alla creazione di aste on line o di siti di e-commerce fantasma — sono tutte finalizzate a impossessarsi del denaro dell’ignaro acquirente-internauta che, all’esito della transazione commerciale, si trova nella spiacevole condizione di non ricevere la merce ordinata oppure di ottenere prodotti diversi da quelli offerti in vendita o di qualità inferiore … se non, addirittura, scatoli vuoti — il cosiddetto “pacco” — contenenti sola fattura.

La truffa online: lo schema ricorrente dell’adescamento.

Una modalità efficace per attirare clientela è mettere “in rete” merce ad un prezzo più conveniente di quello di mercato, per accrescere l’interesse del potenziale acquirente, sollecitato, in tal modo, a chiedere ulteriori informazioni sul prodotto e sulle relative condizioni di vendita.

Il presunto venditore millanterà rare doti di onestà, serietà e affidabilità, esortando l’ignaro acquirente a concludere l’affare in tempi brevi, inducendolo a credere che il prodotto sia conteso con altri acquirenti.

All’atto del pagamento, il venditore truffaldino chiederà che esso venga effettuato con modalità che, all’insaputa dell’acquirente, offrono scarse garanzie di sicurezza. Sarà frequente, pertanto, la richiesta di ricevere il pagamento tramite il versamento dell’importo da pagare su una carta prepagata, operazione che non fornisce alcuna prova attestante l’avvenuta transazione. Nella maggior parte dei casi, si tratta di carte ricaricabili o prepagate intestate a soggetti nullatenenti, a prestanome o ad anziani indigenti o incapaci.

L’acquirente, pertanto, effettuato l’acquisto, non riceverà ciò per cui ha pagato.

Vademecum dell’acquirente on line.

Prima di effettuare qualsiasi tipologia di acquisto in rete — seppur si ritenga eccessivo verificare l’autenticità della partita Iva del negozio di e-commerce (sul sito dell’Agenzia delle entrate) oppure controllare l’effettiva esistenza dell’azienda venditrice (sul sito internet della Camera di commercio) — appare opportuno, ad ogni modo, procedere con molta cautela.

  • Bisogna preferire siti di vendita certificati, che vantino alti livelli di credibilità. É il caso, quindi, che la scelta ricada su negozi online di grandi società di vendita, che offrono sicurezza nei pagamentiaffidabilità nelle spedizioni della merce.
  • commenti positivi e i feedback di alto gradimento lasciati sui siti di vendita da altri soggetti che abbiano già concluso precedenti acquisti rappresentano buoni indici di serietà del venditore.
  • Occorre utilizzare, per i pagamenti, carte di credito ricaricabili, provvedendo a versare,di volta in volta, l’importo che occorre per completare le transazioni. La carta ricaricabile è, inoltre, una modalità di pagamento sicura, anche in considerazione del fatto che, in caso di truffa, il malintenzionato potrà, eventualmente, privare la vittima solo del credito residuo o, comunque, di un ammontare non superiore a quello previsto come importo massimo caricabile sulla carta stessa.
  • E’ importante scegliere sempre un metodo di spedizione della merce che sia agevolmente tracciabile e/o assicurato.

Si è vittime di una truffa? Ecco cosa fare!

Salvo casi particolari, la truffa è un reato perseguibile penalmente ad iniziativa della persona che ne è stata vittima. Il soggetto truffato, infatti, deve sporgere formale querela, entro novanta giorni dal momento in cui si è avuta notizia del reato, presso le Autorità di polizia o direttamente presso la Procura della Repubblica.

Si segnala, inoltre, che il Commissariato online della Polizia di Stato, attraverso lo Sportello per la sicurezza degli utenti del web, offre due servizi particolarmente utili:

  • Segnalazione on line: strumento attraverso il quale l’utente, con la semplice compilazione di un modulo on line, può portare all’attenzione degli organi di polizia una serie di attività potenzialmente illegali — non solo truffe, ma anche hacking, pedopornografia, cyberterrorismo — svolte in rete.
    Nel caso della truffa, la segnalazione — riguardante un venditore, un annuncio o un e‑commerce sospetto — consentirà alla Polizia di Stato di verificarne l’illegalità e di intervenire per reprimerla.
  • Denuncia on line: strumento attraverso cui l’utente che ha subito un reato informatico può anticipare, direttamente da casa o da qualunque luogo fornito di collegamento internet, alcune formalità necessarie a sporgere denuncia.
    Tale opzione consentirà al querelante di godere di una corsia preferenziale, al momento del completamento della procedura. Terminata la compilazione del modulo, infatti, bisognerà recarsi— muniti di ricevuta enumero di protocollo, entro le successive quarantotto ore — dinanzi all’Ufficiale di P.G.dell’Ufficio di Polizia di Stato prescelto, per integrare o rettificare la denuncia, che acquisirà valore legale con l’apposizione della firma.
    Trascorso vanamente il termine delle quarantotto ore senza che venga completata la procedura, la querela on line perde efficacia e, nell’eventualità, dovrà essere ripresentata.

In conclusione…

Il commercio on line rappresenta una tipologia di acquisto comoda ed avvincente, ma il rischio di cadere nelle grinfie di un malintenzionato è sempre più elevato.

Per questo motivo, prudenza, intuito e diffidenza costituiscono le doti giuste per evitare sgradevoli sorprese!

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