Il Ministero dell’interno, con la circolare n. 19 del 23 febbraio 2018, ha dettato tempi e modalità delle operazioni di votazione relative alla prossime elezioni di domenica 4 marzo, evidenziando anche le novità ed i rischi principali per gli elettori.
La recente legge di riforma del sistema elettorale di Camera e Senato — legge 3 novembre 2017, n. 165 — ha previsto che ogni scheda sia dotata di un apposito tagliando rimovibile con codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato “tagliando antifrode”.
L’elettore, dopo aver votato in cabina e dopo aver ripiegato ciascuna scheda, non dovrà inserirla lui stesso nell’urna, ma riconsegnarla al Presidente dell’ufficio di sezione.
Il tagliando antifrode sarà rimosso a cura del Presidente del seggio e conservato dagli uffici elettorali di sezione prima dell’inserimento della scheda nell’urna.
Qualora l’elettore restituirà la scheda priva del tagliando antifrode o con un codice alfanumerico diverso, la scheda sarà annullata e l’elettore non sarà più riammesso a votare.
Per assicurare la libertà e la segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali, la legge ha fatto divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini.
Il Presidente dell’ufficio di sezione dovrà invitare l’elettore, all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale, a depositare lo smartphone in suo possesso, che sarà restituito solo dopo l’espressione del voto.
Per gli eventuali contravventori è prevista la sanzione dell’arresto da tre a sei mesi e dell’ammenda da 300 a 1.000 euro, come richiamato dall’apposito manifesto che l’elettore troverà affisso all’interno del seggio in modo ben visibile.
Nel caso in cui l’elettore venga colto nell’atto di fotografare o registrare immagini dell’espressione del proprio voto, in violazione, quindi, del principio di libertà e segretezza, la scheda di voto — anche nel caso in cui sia stata già votata — sarà annullata e l’elettore non potrà in ogni caso essere riammesso a votare.