Lo Studio Legale dell’Avv. Carmine Milo, se la vertenza giudiziaria si trascina ormai da “troppi” anni, assiste la Sua Clientela, avviando la procedura di Equa Riparazione, volta ad ottenere il Risarcimento dovuto per le lungaggini giudiziarie patite, nel rispetto dei dettami normativi della Legge Pinto del 2001.
Domanda di equa riparazione: la durata ragionevole e il quantum di indennizzo.
Sono da considerarsi tempi ragionevoli — secondo la Giurisprudenza della CEDU e della Corte di Cassazione — 3 anni per il primo grado, 2 anni per il secondo grado ed 1 anno per il ricorso in Cassazione.
Lo Studio Legale Milo, pertanto, nel caso in cui la durata del giudizio sarà complessivamente superiore ai 6 anni, agirà nell’interesse del Cliente per richiedere, alla Corte di Appello competente, il risarcimento del danno subito, da addebitare al Ministero della Giustizia.
L’ammontare dell’indennizzo è variabile. Con le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 al testo normativo della Legge Pinto, il quantum è stato ridimensionato ed, ora, è previsto in una misura che va da un minimo di € 400,00 ad un massimo di € 800,00 per ogni anno successivo a quelli considerati ragionevoli, indipendentemente dall’esito della causa.
La domanda di equa riparazione può essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dal momento in cui la decisione che conclude il procedimento è divenuta definitiva.
Il presidente della Corte di Appello (o un suo delegato) provvede sulla domanda di equa riparazione, con decreto motivato da emettere entro trenta giorni dal deposito del ricorso.
Se accoglie il ricorso, il giudice ingiunge al Ministero di pagare senza dilazione la somma liquidata a titolo di equa riparazione e le spese legali, autorizzando, in mancanza, la provvisoria esecuzione. Contro il decreto di accoglimento o di rigetto può essere proposta opposizione, nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione del provvedimento ovvero dalla sua notificazione. Tale opposizione deve essere decisa, entro quattro mesi, con decreto impugnabile per Cassazione. Nel caso in cui la domanda di indennizzo sia dichiarata inammissibile o manifestamente infondata, sono previste sanzioni processuali per il ricorrente.
Assistenza continua sino alla liquidazione dell’indennizzo!
Lo Studio Legale Milo fornisce assistenza presso la Corte di Appello di Napoli — territorialmente competente per le richieste di equa riparazione del danno subito a causa dell’eccessiva durata del giudizio svoltosi nel distretto della Corte di Appello di Salerno — e presso la Corte di Appello di Salerno — territorialmente competente per le richieste di indennizzo relative ai procedimenti celebrati nel distretto della Corte di Appello di Catanzaro.
Lo Studio Milo assiste, con professionalità e competenza, la propria clientela nei procedimenti di equa riparazione per mancato rispetto del termine ragionevole di durata del processo.
A determinate condizioni è possibile avviare il procedimento anche senza anticipare i compensi, posticipando il pagamento all’esito della liquidazione.
L’assistenza fornita è completa, estendendosi sino alla materiale liquidazione dell’indennizzo da parte dello Stato.
Per un più celere risarcimento, nei casi in cui lo Stato non paghi l’indennizzo, sarà esperito, se necessario, il giudizio di ottemperanza presso il TAR o il ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.